LA

STORIA

Le Origini

La famiglia Barattieri lascia le sue prime tracce a Venezia, dove nel XII secolo un Nicolò Barattieri ottenne, per essere riuscito ad issare le colonne di Piazza San Marco, la possibilità di gestire un banco di giochi d'azzardo tra le due colonne. Successivamente i Barattieri, dediti alle scienze ed agli studi giuridici, ricoprirono in Nord Italia vari incarichi con il governo pontificio, sotto i Farnese e i Borbone.

L'Investitura

Arrivati nel piacentino e sempre più coinvolti nelle vicende politiche, la famiglia divenne feudataria il 4 Novembre 1466. Successivamente altri titoli si aggiunsero: nel 1546 riconosciuti Patrizi dai Farnese, nel 1678 nominati conti dal duca Ranuccio II.

Nei secoli scorsi la famiglia si occupò sempre della gestione dei terreni e partecipò sempre attivamente alla vita politica e scientifica italiana.
Personaggio noto a Piacenza fu Gian Francesco Barattieri, che installò nel 1793 il calendario perpetuo sulla facciata del Palazzo del Governatore di Piacenza. Un'altra versione è presente nel cortile della Tenuta.

Gli ultimi due capostipiti della famiglia prima dell'epoca attuale furono Giulio e suo nipote Otto, padre degli attuali proprietari dell'azienda.
Oggi definiremmo Giulio un dandy: sempre vestito di chiaro ed impeccabile, appassionato di arte e di buon cibo, era noto in paese per le sue lunghe passeggiate accompagnato dai suoi cani.
Otto, suo nipote, era invece uno spirito ribelle. Classe 1923 portò una ventata di energia alla conduzione dell'azienda, che con lui prese la direzione che tutt'oggi seguiamo.